Recontemporary, spazio indipendente per la video arte, in collaborazione con Paratissima e Cavallerizza Reale, presenta la mostra VISCERA, prima mostra personale in Italia dell’artista australiano Dennis Del Favero.
Sette opere video dall’alto contenuto tecnologico tra motion tracking, video 3D e intelligenza artificiale, dislocate tra gli spazi di Recontemporary in Via Gaudenzio Ferrari 12/b e quelli della Cavallerizza in Via Giuseppe Verdi 9 a Torino, esplorano il rapporto tra uomo e natura.
Il dizionario definisce con la parola “viscere” la parte più interna del corpo umano, animale o della stessa terra. In ugual modo la mostra di Dennis Del Favero esplora le parti più intime, nascoste e interne della natura e come l’uomo si confronta con essa.
Oggi più che mai è importante affrontare le urgenze ambientali e Del Favero è capace di estendere la nostra sensibilità in modo delicato e al contempo intenso.
Video monumentali immergono lo spettatore prima in un incendio, dopo in un mare in tempesta, grazie all’utilizzo di occhiali speciali realizzati dalla sapiente ricerca tecnologica dell’iCinema Center di Sidney. Il pubblico viene così spinto a confrontarsi con l’impotenza umana di fronte a un cambiamento in atto troppo grosso per la nostra singola persona. La mostra tuttavia ci stimola ad agire. L’impossibilità viene sciolta dall’evidenza che pur essendo una piccola particella del tutto, come in Nebula o Slipstream, come collettività siamo capaci di dare luogo a movimenti e azioni. Un impegno condiviso ci può dunque aiutare a migliorare il futuro e cercare soluzioni per una convivenza uomo-natura più in sintonia.
Le tecnologie avanzate prodotte dall’iCinema Center su progetto dell’artista consentono al messaggio di esprimersi in modo imponente. L’estrema precisione e innovazione tecnologica dei software utilizzati permettono allo spettatore di immergersi nelle proiezioni e nelle immagini monumentali del lavoro di Dennis Del Favero, vivendo in prima persona la potenza di una natura che si ribella e la breve permanenza dell’uomo all’interno di essa.
Come la superficie e le viscere si plasmano e modificano in un moto interno continuo, i due lavori interattivi Nebula da Recontemporary e Penumbra in Cavallerizza Reale, mutano grazie ad algoritmi e intelligenza artificiale, andando ogni volta a presentarsi in modo differente a seconda dello spettatore e dei suoi movimenti. Un’ulteriore conferma che l’artificio umano può essere quando sapientemente programmato un buon alleato della natura.