Mucho Mas!

First Cycle

di Luca Baioni

a cura di Mucho Mas!

Dal 5 al 29 maggio in ARTiglieria Con/temporary Art Center 

About First Cycle

La vita è il coacervo buio, inestricabile, misterioso, caotico e incomprensibile di sensazioni sovrapposte e mischiate. I demoni appaiono nelle cose, invitano a procedere oltre esse, nel loro lato “eccedente”, per scoprirne la natura. Sono i volti del terrore panico, contenuto sensoriale implicito nell’esperienza del mondo. Sono espressione del trauma, del lampo che scuote e sventra la realtà, mostrando la sua vera dimensione, infinita, irrisolvibile, incomprensibile. Il grottesco e il violento, come caratteri raffigurativi di questi demoni, sono legati ad una forma espressiva propria delle sensazioni di terrore derivanti dall’essere partecipi di un’esperienza che ci sommerge, ci butta in un caos irrevocabile e incontrollabile, ci fa sentire parte di qualcosa di incredibilmente più grande, complesso, profondo e vivo di quanto la nostra singola coscienza possa elaborare, capire, chiarire. Sono figure “mobili”, metamorfiche, amorfe o inorganiche, anche in quanto espressione diretta della forza diveniente e inarrestabile del mutamento, divenire, che riassume in sé il vortice entropico delle cose che si sommano, si mischiano, si ibridano, si mutuano le une dalle altre in modi incomprensibili, si incontrano, si annullano, scompaiono e poi riappaiono in alterni stati di densità, profondità, dettaglio e intensità. Nel buio che incombe dalla dimensione “intra-mondana” bisogna stare presenti e in ascolto. Se ci si immerge in esso senza preconcetti né prefigurazioni, si restituisce alle cose il loro pulsante caos di vita sensoriale, nel quale si è disciolti senza soluzione di continuità, invertendo le polarità del normale paradigma che separa ciò che è reale da ciò che non lo è in un paradigma vuoto, o non paradigmatico; in questo tutto è “reale” ciò che è mutante, eccedente, viaggiante, e nulla è “immaginario”.

    Testo a cura di Mucho Mas!

©LucaBaioni

Luca Baioni

Luca Baioni (1984) è nato e cresciuto a Milano. Ha studiato presso l’Istituto d’Arte di Monza e l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Mentre frequentava l’accademia ha lavorato come assistente nello studio di Alex Majoli. Nel 2008 ha lanciato ed è diventato un membro del gruppo Cesura. Nel 2010 ha lasciato Cesura e ha iniziato la ricerca su nuovi metodi di fotografia. I suoi lavori sono stati pubblicati ed esposti in Italia e Irlanda.
La produzione artistica di Luca Baioni è il risultato di un modus operandi composto da diversi elementi non legati tra loro da un rapporto gerarchico: frammenti di mondo, apparecchi fotografici, post-produzione digitale e analogica, carta. Tutto concorre all’interno di un processo produttivo (dis)continuo volto ad ottenere in ogni immagine una complessità unitaria e conclusa.
L’artista è mosso dall’inizio alla fine del processo da una rigorosa indisciplina. Il metodo è solo una via al risultato finale. Questo vale tanto per le immagini singole che per i libri.
Baioni pensa le immagini non come copie della realtà, per quanto “alterate”. Produce nuovi pezzi di realtà, che poi interagiscono con la realtà stessa. Con le sue opere non si rivolge all’umanità, ai suoi simili, ma al reale nel suo complesso e vuole che le cose che produce siano “cose tra le cose” e che diventino opere solo quando interagiscono profondamente con la realtà. Fa a pezzi il mondo e suoi frammenti li decostruisce, ricostruisce, smonta, e ne costruisce di nuovi, senza mai perdere la fiducia nel fatto che tutto quello che produce in qualche modo “sia già”, seppure in altra forma, nel mondo, in potenza. Lui dispiega le potenze nascoste del mondo. Considera queste opere come potenze dispiegate. Non crea ex nihilo, dal nulla. Nel reale, con pezzi di reale dispiegato, crea delle discontinuità.

About Mucho Mas!

Mucho Mas! è un artist-run space nato a Torino nel 2018, fondato da Luca Vianello e Silvia Mangosio. Il proposito della galleria, insieme a quello degli artisti/galleristi che la animano, è quello di proporre una visione ampia, trasversale e critica di come sta cambiando la fotografia oggi, del suo significato profondo in una cultura in cui l’immagine ha perso alcuni dei suoi connotati originari e contestualmente ne ha acquisiti degli altri, molto più pervasivi. Mucho Mas! espone artisti emergenti italiani ed internazionali, che stanno seguendo un percorso di ricerca nell’immagine contemporanea.

“Siamo fortemente interessati al perenne cambiamento della fotografia come mezzo, che deve avere il compito di decodificare e dare un senso alla realtà, allontanandosi dalla moltitudine di informazioni e immagini che circolano, veloci e insidiose. Abbiamo sempre fatto scouting sia di persona, girando per festival, fiere e studio-visit, che online. Quando un lavoro ci interessa e si crea la giusta connessione con l’artista, il nostro scopo è portare la sua visione al pubblico torinese. Molti degli artisti con cui abbiamo lavorato, vengono seguiti anche nei lavori successivi, cercando sempre di dare un seguito al loro percorso. Essendo uno spazio indipendente, la nostra scelta è sempre frutto di un forte interesse personale e di una connessione profonda con l’artista e il suo lavoro”.

Silvia e Luca

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