IL CONCEPT
Senza memoria diretta di alcun precedente analogo, siamo stati colti impreparati da un’emergenza di proporzioni inaspettate e dalle sue immediate e imprevedibili conseguenze.
C’è chi ha dovuto ritirarsi, obbligato, nel proprio guscio domestico, protezione e allo stesso tempo prigione, e chi invece lotta in prima linea, rischiando la propria vita per salvarne altre o continuando a lavorare, per garantire servizi e approvvigionamenti necessari. Nel presente attuale sospeso e dilatato di chi scrive ora, si vive nell’attesa di un segno di speranza o miglioramento, che lasci intravedere una qualche sfumatura di un possibile e prossimo futuro.
La costante, il comune denominatore globale, è l’incertezza.
A ognuno di noi è stata tolta la possibilità di pianificare domani alcunché di concreto o fisicamente condivisibile. Siamo stati privati in termini pratici del senso di comunità e socialità che contraddistingue l’essere umano, a meno di muoversi nella dimensione virtuale e smaterializzata dell’etere.
Ma nonostante l’incertezza, ciò che si staglia ora chiaro e netto all’orizzonte è il desiderio di rinascita e la necessità di un cambiamento.
Pensare che “Nulla sarà più come prima” – frase fatta suggerita da un pessimistico buon senso spicciolo – non basta. Bisogna fare uno switch perché diventa urgente e tassativo immaginare un futuro diverso, a livello individuale e globale.