Chiara Vitofrancesco

About This Project

Chiara Vitofrancesco

Chiara Vitofrancesco

Chiara Vitofrancesco nasce a Foggia (FG) nel 1994.

Dopo iniziali studi umanistici si diploma in maturità classica presso il Liceo/Istituto IISS Lanza Perugini a Foggia nel 2013. Scopre la propria vocazione artistica e inizia il percorso di Pittura – Arti visive presso l’Accademia di Belle Arti di Foggia dove si è laureata nel 2021.

La sua attività di pittrice ed illustratrice inizia con la partecipazione ad eventi che la pongono all’attenzione del pubblico. Attualmente frequenta la biennale superiore presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna in Pittura – Arti Visive.

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PRIMORDIA RERUM

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PRIMORDIA RERUM

Il lavoro di ricerca

La pratica sperimentata attualmente, ruota intorno al tentativo di frammentazione dell’immagine al fine di crearne una struttura aperta popolata di frammenti dai contorni sfumati attraverso il capovolgimento della funzione intrinseca del mezzo fotografico.

Oggetto di studio è la materia contenente il vuoto in cui si aggregano gli elementi primi costituenti la realtà che ci circonda: gli atomi. Tutto è determinato da unione e separazione di tali elementi infiniti e indistruttibili interconnessi tra loro mutevolmente in un processo di evoluzione continua in totale equilibrio impossibile da fermare. Quanto esiste pur essendo costituito da tali sistemi è destinato a finire.

Per quanto caratterizzato dalla sua capacità di cristallizzazione dei momenti, il mezzo digitale è sfruttato con fare pittorico, attraverso l’azione dell’artista diviene ora un mezzo attraverso cui attribuire un moto fluttuante agli attimi immortalati di aggregazione e disgregazione di cui si compone il corpo, in una contiguità alineare per un’indagine più complessa della struttura interna della forma che sfidi chi osserva ad immaginare e a percepire al di là della copia apparente.

The Exhibition
Chiara Vitofrancesco

FEARLESS, 2022

Le composizioni fotografiche di Chiara Vitofrancesco riprendono lo studio degli esseri viventi nel corso della propria esistenza. Nei suoi lavori mette in discussione la staticità dell’immagine utilizzando una tecnica di sovrapposizione che le permette di catturare e congelare l’essenza dinamica della persona ritratta. Le sue immagini possono apparire disturbanti, come se fossero la manifestazione di un’apparizione, ma si tratta di pura cinetica, lungi dall’essere extrasensoriale.

Si ispira alla natura della materia che compone l’intero cosmo, formata da atomi che letteralmente fluttuano all’interno del vuoto.

Sulla scia di questo concetto, si lascia affascinare dalla rappresentazione di sospensione e galleggiamento nello spazio usata nell’arte giapponese, ma propone una nuova  e differente elaborazione del concetto.

Fearless vuole mostrare senza timore l’attenzione con cui Chiara esamina le persone,  trascendendo la consuetudine. L’artista crea delle immagini morbose e pregnanti che restituiscono il soggetto in una nuova forma e catturano l’osservatore al punto di diventare ossessive, o addirittura spaventose.

Non è importante conoscere il soggetto ritratto poiché non si tratta di un archivio fotografico, ma della creazione di nuove immagini indipendenti che -citando l’artista- “partono dalla testa e vengono realizzate dalla mano”.

Chiara è attratta da artisti eclettici come David Lynch e Domenico Gnoli, i quali non appartengono a un’unica categoria ma canalizzano conoscenze appartenenti ad ambiti differenti. Allo stesso modo, utilizzando tecniche fotografiche, digitali, cinematografiche e conoscenze umanistiche, l’artista fa confluire differenti tecniche insieme.

Le sue opere sono installate a parete in modo da dare l’impressione di fluttuare nello spazio e creano di conseguenza un’atmosfera perturbante che avvolge lo spettatore nella sua totalità, trasportandolo in un luogo mutevole dove il tempo scorre più lento.

A cura di Cristina Meli