Questi due monumenti, seppur a tre chilometri di distanza, sono posizionati l’uno di fronte all’altro e si dice che mantengano l’equilibrio tra il bene e il male.
Attraverso la fotografia, Angelo ritaglia le gestualità e i volti delle statue che caratterizzano queste due costruzioni e, tralasciando l’opera architettonica nella sua completezza, crea due installazioni che enfatizzano il loro dialogo tra i due estremi. Da una parte si vedono le mani degli uomini-titani della Fontana del Frejus che disperati cercano invano di raggiungere la stella posta in cima alla testa del genio; in antitesi notiamo il candore sacrale espresso dalle figure femminili che rappresentano la fede e la religione, sormontate dal bassorilievo della Madonna appartenente alla facciata della Chiesa. Con l’impiego della “stampa a contatto”, l’artista rielabora i frammenti in bianco e nero e crea una sorta di trompe l’oeil, dando l’impressione che i soggetti ritratti siano realmente viventi.
A cura di Cristina Meli