
Paratissima Art Week
29 ottobre - 2 novembre 2025
Del colore della lavanda
Visioni limiari
A CURA DI MARGHERITA CASELLI
Ogni comunità, in ogni tempo, ha generato figure liminari, incaricate di abitare la soglia tra il visibile e l’invisibile. Persone che si muovono ai margini, portatrici di un sapere non ufficiale, capaci di percepire ciò che resta nascosto allo sguardo comune. Tra queste figure si collocano le masche, personaggi femminili della tradizione popolare piemontese e alpina. Erano donne anziane, dotate di poteri metamorfici, che si diceva si aggirassero nei villaggi, di notte, sotto forma di animali per compiere dispetti e malefatte. Bastava poco per essere sospettate: saper leggere, curare con le erbe, assistere a un parto. Chi veniva additata come masca era temuta e, proprio per questo, spesso vessata. Una testimonianza raccolta da Nuto Revelli ne Il mondo dei vinti (1977) racconta: “Una mia zia, magna Pina, era una masca. La picchiavano, era sempre livida, del colore della lavanda”. Essere masca però, rappresentava anche una forma di emancipazione: il sapere, i poteri e la libertà di agire le collocavano in una posizione diversa dall’ordine comune, e per questo privilegiata. Allo stesso modo, anche gli artisti occupano uno spazio eccentrico: si muovono ai margini, liberi di osservare e agire oltre lo sguardo dominante. Portano alla luce ciò che resta celato, interpretando l’invisibile. Del colore della lavanda riflette sul ruolo dell’artista nella società contemporanea e sulla responsabilità, oggi, di dare voce a ciò che è rimosso, nascosto o dimenticato. Masche e artisti non coincidono, ma condividono un’attitudine: essere soglie, corpi che mediano tra il tangibile e l’intangibile. Così come le masche, oggi gli artisti sono figure necessarie e trasversali, radicate in ogni comunità, in grado di fare da cassa di risonanza per le questioni urgenti di ogni tempo. Attraverso l’opera d’arte, hanno il potere di creare uno spazio in cui realtà e immaginazione si incontrano, si contaminano e si trasformano.
Non solo uno spazio espositivo, ma una vera e propria vetrina offline e online in cui Paratissima ti assisterà con attività di promozione e valorizzazione:
Layout espositivi quotati | Supporto tecnico base in fase di allestimento | Coordinamento e Segreteria Artisti | Strategie di Comunicazione pre e durante l’evento | Rassegna stampa | Reportage fotografico | Posizionamento nel catalogo ufficiale di mostra | Infografiche di mostra | Supporto per la vendita Online e in Fiera | Supporto tecnico per la gestione della piattaforma E-commerce
Le candidature avvengono attraverso l'ArtGallery di Paratissima. Per candidarsi è necessario iscriversi all'Art Gallery di Paratissima. Se non sei ancora iscritto all'Art Gallery clicca qui. L'iscrizione è facile e gratuita. Segui il tutorial cliccando qui.
Entry Fee d'iscrizione: 10 €- al momento dell'iscrizione sarà necessario versare una fee d'ingresso del valore di 10,00 € che in caso di selezione sarà scalata dalla quota totale da versare.
A.A.A. Manifesti d'artista Cercasi!
Candidandoti entro il 20 agosto alle call di Paratissima, Liquida e Nice & Fair, avrai la possibilità di diventare uno dei protagonisti dei Manifesti d’Artista.
Un progetto che porta l’arte fuori dai confini tradizionali e la diffonde tra le vie principali e storiche della città di Moncalieri, trasformando gli spazi urbani in una vera mostra a cielo aperto.
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Candidati alle call entro il 20 agosto e conquista la città con la tua arte!
Per info o richieste scrivi una mail a artgallery@paratissima.it
Open Call aperte:
Unpredictable - untitled
Coordinata da Roberta Bani
Disobbedienza formale
a cura di Martina Ghignatti
Algoritmi
a cura di Valeria Cirone

Margherita Caselli - La curatrice:
Margherita Caselli è curatrice e mediatrice museale. Laureata in Storia delle Arti con indirizzo contemporaneo a Venezia, ha intrapreso il proprio percorso come curatrice a Torino, in seguito a un corso di perfezionamento in pratiche curatoriali. Ha arricchito la sua formazione lavorando come assistente di galleria presso la DSC Gallery di Praga e, dal 2022, collabora come contributor per exibart, occupandosi di reportage e recensioni di eventi internazionali. Attualmente lavora come mediatrice artistica presso alcune istituzioni museali torinesi, tra cui la Pinacoteca Agnelli, CAMERA, e la GAM di Torino. Ha curato mostre personali e collettive in spazi indipendenti e gallerie torinesi, tra cui Febo e Dafne, Antro e Ottofinestre.