
REAL COLLEGIO CARLO ALBERTO
MONCALIERI
Una location con 200 anni di storia e 12.000 mq di spazi, nel centro storico della Città di Moncalieri, a pochi passi dalla stazione FS e a soli 10 min da Torino Lingotto, cuore dell'Art Week Torinese.
Inserito con Paratissima per la prima volta nel circuito dell’Art Week, il Real Collegio Carlo Alberto rappresenta una location d’eccezione, inedita e ricca di fascino, pronta a divenire teatro di una nuova narrazione artistica. Un luogo che non si limita a contenere, ma che amplifica il significato di ciò che accoglie.
Nel cuore del centro storico di Moncalieri, il Real Collegio Carlo Alberto si impone con la sua maestosità e la sua architettura neoclassica. Fondato nel 1838 per volontà di Re Carlo Alberto e progettato da Benedetto Alfieri, il complesso si estende per 12.000 metri quadrati tra cortili interni, eleganti logge e gallerie con alti soffitti. Scaloni monumentali in marmo conducono a sale luminose e volte ariose, conferendo alle architetture un senso di sospensione quasi teatrale. Colonne, capitelli, affreschi e vetrate convivono in armonia, offrendo uno scenario suggestivo.
Gli ambienti – un tempo destinati alla formazione della nobiltà e oggi custodi della memoria culturale del territorio – si aprono ora alle diverse forme dell’arte contemporanea, a nuove visioni, all’inedito, al presente che si fa gesto creativo.
Le sale storiche, le gallerie superiori, la Cappella, la biblioteca e gli spazi un tempo scolastici rivelano una vocazione espositiva potente, capace di nobilitare le arti contemporanee attraverso la bellezza della cornice che la ospita.
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LA STORIA:
Nel 1838, per volontà di Re Carlo Alberto di Savoia, fu istituito il Real Collegio Carlo Alberto a Moncalieri, destinato all'educazione dei giovani nobili del regno. Il sovrano ottenne dal Papa l'autorizzazione a trasformare l'antico convento francescano fondato nel XIII secolo in istituto scolastico, affidandolo ai Padri Barnabiti, noti per l'efficacia dei loro sistemi educativi e presso i quali lo stesso re aveva studiato.
L'originario complesso conventuale fu profondamente modificato per adattarlo alle esigenze scolastiche. Il progetto ottocentesco di ampliamento fu opera dell'architetto Pio Domenico Taccone, che eliminò i giardini e gli orti che si affacciavano sulla pianura, creando tre imponenti corpi di fabbrica con le camerate degli studenti. Successivamente, la parte più recente, compresa la cappella, fu progettata dall'architetto torinese Pietro Betta, esponente dell'Art Nouveau.
Sotto la direzione dei Padri Barnabiti, il collegio divenne un istituto scolastico di grande prestigio. Nel 1859, Padre Francesco Denza, metereologo e astronomo barnabita, fondò un osservatorio meteorologico e astronomico sul modello dell'Osservatorio del Collegio Romano, realizzato da Mottura. Il collegio ospitava anche una biblioteca storica con circa 40.000 volumi, un museo di storia naturale, una collezione archeologica, una raccolta di minerali e una galleria di ritratti.
Alla fine degli anni Novanta del secolo scorso, il Capitolo Generale dei Padri Barnabiti decise la chiusura del convitto e la graduale interruzione dell'attività scolastica, che avvenne quattro anni più tardi. Nel 2006, l'edificio venne affidato alla Fondazione Collegio Carlo Alberto, costituita per promuovere la ricerca e la didattica in economia, finanza e scienze politiche. Nel 2017, la Fondazione trasferì la sua sede a Torino, in piazza Arbarello, e il Real Collegio è stato riaperto al pubblico come sede di eventi culturali e scientifici.
PECULIARITÀ DELLO SPAZIO
Il Real Collegio Carlo Alberto si presenta come un organismo architettonico complesso e armonioso, frutto di stratificazioni storiche che ne hanno preservato l’identità pur trasformandone la funzione. L’impianto originario, riconducibile al convento francescano fondato nel XIII secolo, è stato riplasmato nel corso dell’Ottocento in chiave neoclassica, secondo un principio di ordine, misura e monumentalità.
La struttura si articola su dieci livelli, distribuiti tra quattro piani fuori terra, tre seminterrati e tre mezzanini, con una superficie complessiva di oltre 12.000 metri quadrati. La disposizione planimetrica segue uno schema rigoroso e funzionale, ma ricco di soluzioni formali di grande eleganza. Le ali perimetrali racchiudono cortili interni che dialogano con la luce, creando una dimensione quasi teatrale dell’architettura.
Uno degli elementi più iconici è il monumentale scalone centrale in marmo, autentico asse prospettico che collega i diversi piani del Collegio: una sorta di spina dorsale nobile, lungo la quale lo sguardo è naturalmente condotto verso le volte a botte e a crociera, ornate da modanature e cornici che testimoniano la raffinatezza del gusto ottocentesco.
La presenza di ampie gallerie, affacciate su logge e cortili, e le sale dalle proporzioni generose – spesso arricchite da soffitti lignei a cassettoni, affreschi o stucchi – contribuiscono a conferire allo spazio un senso di solennità e apertura.
