
"ROOTS OF LOVE - Innamorati, ancora"
Paratissima x Torino Outlet Village:
La collaborazione tra Torino Outlet Village e PRS Srl Impresa Sociale si rinnova, confermando la volontà di entrambe le realtà di costruire un dialogo duraturo tra arte contemporanea, moda e life style.
Dopo il successo della prima esposizione “Endless Spring” inaugurata ad aprile 2025, la partnership prosegue con una nuova mostra: “Roots Of Love. Innamorati ancora”, un percorso espositivo che unisce estetica e riflessione emotiva. A partire dal 25 ottobre, in concomitanza con l’opening della nuova area del Torino Outlet Village, i boulevard si trasformeranno nuovamente in uno spazio aperto alla creatività, dove l’esperienza di shopping si arricchirà di contenuti culturali, suggestioni artistiche e stimoli visivi. Il progetto, curato da Alessandra Redaelli e Matteo Scavetta, ospita dodici artisti di grande rilievo, che attraverso dipinti, installazioni e sculture offriranno al pubblico una visione potente, poetica ed attuale.
All’interno della nuova area del Torino Outlet Village, pensata per aprirsi alla città e diventare luogo di incontro e svago, la mostra si sviluppa come un giardino emozionale contemporaneo, un paesaggio costruito con materiali, linguaggi e forme diverse, in cui lo spettatore viene coinvolto in un’esperienza immersiva. PRS Srl Impresa Sociale e Torino Outlet Village trovano ancora una volta un terreno comune nella valorizzazione dell’estetica e nella promozione dell’arte come strumento di innovazione culturale. Se da un lato il mondo del fashion e del lifestyle ricerca costantemente nuovi linguaggi visivi e tendenze, dall’altro l’arte contemporanea, anche quando affidata a nomi consolidati, resta un laboratorio di idee, emozioni e visioni. Entrambi gli universi condividono la volontà di sorprendere, raccontare, ispirare ed emozionare.
La mostra “Roots Of Love. Innamorati ancora” rafforza dunque la vocazione di Torino Outlet Village a farsi promotore di progetti culturali accessibili, che rendono l’arte parte integrante del quotidiano, anche in luoghi inaspettati. Allo stesso tempo, PRS Srl Impresa Sociale consolida il proprio impegno nel portare l’arte fuori dai circuiti tradizionali, sperimentando nuovi formati e nuove modalità di fruizione. Insieme, PRS Srl Impresa Sociale e Torino Outlet Village dimostrano come sia possibile costruire alleanze virtuose tra mondi apparentemente lontani, capaci di generare valore per il territorio, offrire occasioni di bellezza e creare connessioni autentiche tra pubblico e arte.
Si ringrazia per la collaborazione: Galleria Galp, Punto sull’Arte International Contemporary Art e Gare82 arte contemporanea
"ROOTS OF LOVE - Innamorati, ancora"
a cura di Alessandra Redaelli e Matteo Scavetta
Avete presente il fiato che si spezza in gola e quella sensazione del cuore che fa capriole nel petto? E le farfalle nello stomaco? E poi il vago sorriso stampato in faccia e quello stordimento, come se vi foste appena scolati un bicchiere di bollicine a stomaco vuoto?
Ammettiamolo, per quanto tempo possa essere passato dall’ultima volta che ci siamo innamorati, quelle emozioni le ricordiamo molto bene. E soprattutto il trip, la scarica di energia quando lui/lei si fa vivo, ci guarda con gli occhi liquidi e – wow – ci sfiora. Droga pura. Dopamina che va alla testa e che quando si abbassa di livello ci getta nella malinconia. Sì, per quanto possano raccontarci scienziati e grandi pensatori sulla consapevolezza e sul raggiungimento della saggezza, il momento in cui davvero assaporiamo la felicità, quella con la F maiuscola, è l’innamoramento.
Ecco, questa mostra ha il preciso scopo di farvi innamorare. Ma non solo del lui e della lei dei vostri sogni (o magari di farlo/a innamorare di voi... Che dite? Vi piacerebbe, eh?), questo è un compito che lasciamo al destino, o a Cupido, purché incocchi bene la freccia. Noi ci siamo prefissi uno scopo leggermente diverso: portarvi a quello stato di grazia con l’arte. Sculture, dipinti e installazioni che vi faranno innamorare, ma che soprattutto saranno capaci di restituirvi quello sguardo roseo e sognante, quello che si smarrisce dentro un cielo inaspettatamente azzurro sopra una grande città o che si perde a osservare un ciuffo di fili d’erba di un verde talmente vivido da abbagliare. Quello che si incanta per il profumo del vento o per una musica avvertita in lontananza. Perché, diciamolo, la felicità che contraddistingue l’amore ha molto più a che fare con quello che abbiamo dentro che con quello che si muove fuori di noi (impossibile aprirsi all’amore quando si è tristi e ripiegati su se stessi, no?), e ha molto molto a che fare con il nostro modo di approcciare il mondo, gli altri e la natura, quella cosa preziosa che ci determina (e ci sostanzia, anche) e che è imprescindibile per la nostra realizzazione, oltre che per la nostra sopravvivenza.
Ecco, dunque, una mostra che ci invita a spalancare gli occhi e il cuore, a lasciare entrare la bellezza, a lasciarcene invadere. Qui ci innamoreremo un po’ di più del mondo. E se ci innamoriamo un po’ di più anche di noi stessi, be’, non potrà che farci bene.
Artist* in mostra:
Stefano Bombardieri | Davide Dall’Osso | Jacopo Mandich | Rudy Pulcinelli | Alice Zanin | Florencia Martinez | Valeria Vaccaro | Silvio Porzionato | Andrea Marchesini | Fabrizio Pozzoli | Johan Frisò | Resi Girardello

Stefano Bombardieri
Stefano Bombardieri (1968) è un artista scultore contemporaneo che, attraverso un’iconografia animale potente e memorabile, indaga temi esistenziali universali: il tempo, il dolore, l’identità e il ruolo dell’uomo. Tra le sue mostre più rilevanti: “The Animals Count Down” (Pietrasanta, 2009), “Bombardieri e Altri Animali” (Forte dei Marmi, 2022), “Pericolo estinzione” (Selinunte, 2025–2026) e “The Boy and the Elephant” (Erarta, San Pietroburgo, 2021).

Davide Dall’Osso
Davide Dall’Osso (Pesaro, 1966) è uno scultore italiano che dopo una carriera teatrale ha scelto la scultura come linguaggio espressivo. Utilizza policarbonato e plexiglas riciclati, trasformando scarti industriali in opere luminose che richiamano il teatro e parlano di sostenibilità, emozione e catarsi. I suoi soggetti ricorrenti sono cavalli e figure femminili, simboli di forza e creatività. Con Maria Vittoria Gozio ha fondato l’Atelier Dall’Osso e il progetto Materia Futuro.

Jacopo Mandich
Jacopo Mandich è un artista che modella materiali duri per rivelare energie invisibili e contrasti interiori: dal ferro al legno, dal marmo alla carta illustrativa. Tra le sue mostre più significative spiccano Something d’Eterico Eretico (2021, Galleria Raffaella De Chirico, Torino), El Volador (2021, Faber Art Gallery, Roma), Encoding Imago e Pseudohorses (2022, Galleria Raffaella De Chirico, Milano).

Rudy Pulcinelli
Rudy Pulcinelli (1970) combina una formazione architettonica e artistica nell’elaborazione di un linguaggio scultoreo-installativo. Le sue opere esplorano la comunicazione, la memoria, il dialogo tra culture. Mostre fondamentali come “Life Codes” (Lu.C.C.A., Lucca, estate 2015), “Riflettere”(Punto sull’Arte, Varese, 2021) e l’installazione “Dialoghi” (Brescia, 2019)) testimoniano questa ricerca estetica e simbolica. L’appuntamento più recente in Cina aggiunge un capitolo internazionale al suo percorso.

Alice Zanin
Alice Zanin (Piacenza, 1987) è un’artista autodidatta che, fin dal 2012, ha fatto della cartapesta il suo materiale espressivo privilegiato. Tra le sue mostre più rilevanti: The Great Hippocampus Question (2016, Palazzo della Permanente, Milano), Uccellacci & Uccellini. Da Darwin a Pasolini (2018, Palazzo della Regione, Bologna) e Submarines & Periscopes (2023, Galleria Punto sull’Arte, Varese).

Florencia Martinez
Florencia Martinez (Buenos Aires, 1962) è un’artista che trasforma il tessuto di riciclo in sculture tridimensionali, cariche di cuciture evidenti che evocano memoria, identità, resistenza e femminilità consapevole. Le sue mostre principali: CHROMA (Firenze, stand Iafil a Pitti Filati, gennaio 2025), H. Honey Hungry Home” (Gilda Contemporary Art, Milano, 2017–18) e “La chiamavano Millemiglia. Insisterò fino alla fine” (Galleria Francesco Zanuso, Milano, giugno 2014).

Valeria Vaccaro
Valeria Vaccaro, nata a Torino nel 1988 e diplomata in scultura all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, impiega il marmo per creare illusioni visive sorprendenti, in cui oggetti di uso comune appaiono “bruciati" — evocando metamorfosi, fragilità e tensione tra apparenza e materia. Tra le esposizioni più significative si distinguono Burning Times (Torino, 2022), Fuoco Cammina Con Me (Varese, 2024) e il riconoscimento del Secondo Premio VAF con relativa mostra in Germania (2022).

Silvio Porzionato
Silvio Porzionato (Moncalieri, 1971) vive e lavora nelle terre del Roero, dedicandosi alla pittura figurativa con ritratti monumentali di persone comuni che assumono una forza iconica. Ha esposto in Italia e all’estero, partecipando alla 54ª Biennale di Venezia e in gallerie internazionali, ricevendo premi come il Premio Mondadori e il Premio della Critica a Saluzzo Arte.

Andrea Marchesini
Andrea Marchesini (Verona, 1973) ha approfondito la cultura europea tra Londra, Dublino, Barcellona e Roma, sviluppando una ricerca pittorica esposta in Italia e all’estero, tra cui Venezia, Milano, Torino, Roma, Londra, Madrid, New York e Seul. Nel 2017 ha ricevuto un premio internazionale della critica d’arte a Hong Kong e ha presentato le sue opere in prestigiose sedi italiane e all’estero come i Magazzini del Sale e CREA Cantieri del Contemporaneo a Venezia e al Museo le Carceri ad Asiago.

Fabrizio Pozzoli
Fabrizio Pozzoli (Milano, 1973) è scultore e artista visivo. Dopo esperienze nella scenografia e nel fumetto, dagli anni ’90 sviluppa un linguaggio unico con filo di ferro, rame e silicone, creando figure umane sospese tra forza e fragilità. Dal 2005 lavora su grandi volti e corpi, usando ossidazioni naturali come segno poetico. Ha esposto in Europa, USA e Asia, con opere in collezioni pubbliche e private, tra cui il Parco Idroscalo e la Fondazione Bracco.

Johan Frisò
Johan Frisò (Kortrijk, 1960) è scultore belga di origini italiane. Vive e lavora in Franciacorta, dove realizza opere visionarie in resina, metallo e materiali riciclati. Il suo linguaggio mescola surrealismo, pop art e critica sociale, con figure umane e animali in situazioni paradossali. Attivo nello spazio pubblico, crea installazioni monumentali che dialogano con l’ambiente urbano. Finalista a premi come Nocivelli e Combat, ha esposto in Italia e Belgio. Le sue opere sono presenti in spazi pubblici e collezioni private.

Resi Girardello
Resi Girardello (Vicenza, 1969) è artista visiva e docente. Dopo studi in pittura e cinema d’animazione, dagli anni ’90 sviluppa una ricerca tra arte, ecologia e relazioni sociali, utilizzando materiali naturali e di recupero. La sua pratica unisce installazioni, disegno e pratiche partecipative, con un linguaggio poetico e riflessivo. Ha realizzato progetti site-specific in Italia e all’estero, in spazi pubblici, musei e contesti educativi, collaborando con enti come UNDP, Biennale di Venezia e numerose istituzioni culturali.
I curatori:

Alessandra Redaelli



