Yirui Fang

Yirui Fang

Yirui Fang è nato nel 1997 a Shang Dong.

Nel suo lavoro, l’artista impara costantemente a utilizzare diversi mezzi per realizzare le sue idee, la pittura, l’installazione, la performance, l’arte virtuale. La ricerca di Yirui Fang è alle prime fasi di sviluppo. Si tratta della riflessione realistica sotto la catalisi dei tempi, che viene creata riflettendo costantemente sul meccanismo di produzione, sul modo di sopravvivenza, sul modo di comportamento, e persino sull’elogio e l’ammirazione della natura nella società odierna.

IG: @yiruifang_97

Embrace

Monsoon

Il lavoro di ricerca

La ricerca di Yirui Fang è focalizzata all’utilizzo di elementi, colori, linee e tecniche della pittura tradizionale orientale, così da esprimere la pittura tradizionale occidentale, e in particolare la ricreazione di alcuni dipinti famosi. Per ulteriori comprensioni e cambiamenti, quando il protagonista della storia perde la sua particolarità, usa una prospettiva universale per esaminare il contesto storico. Ricostruzione e diffusione del linguaggio pittorico tradizionale orientale.

Paratissima Factory - The Exhibition IV

Mitologia greca, punizione degli dei, devastazione del mondo e distorsione della natura umana. Essere umano e natura, distruttore e vittima, protagonisti di un percorso lungo migliaia di anni in cui è difficile riconoscere il primum movens. Quello che è certo è che siamo noi la causa della complessa e critica situazione in cui il mondo si trova coinvolto, nonostante sia difficile riconoscersi chiaramente.

Le figure vengono rimosse rendendole irriconoscibili, come avvolte dalla luce crepuscolare. L’epicità tipica delle narrazioni degli affreschi e della pittura ad acquerello di tradizione cinese, splendidi e ricchi, descrivono la bellezza superficiale del crepuscolo, momento in cui il giorno finisce, durante il quale Apollo traina il carro del sole, scortando la stella ardente attraverso la volta celeste. È in quel momento che prende il sopravvento la notte – il buio, e il mondo cade in un’apparente tranquillità, in quella luce tiepida e calma che cela l’imminente pericolo in cui l’essere umano si trova avvolto. L’imbocco dell’orifizio della potenza e del mistero, della falsa pace e del sordido desiderio di evitare di fronteggiare i problemi da loro stessi creati. È il racconto del preambolo a una serie di eventi catastrofici, di una grande battaglia prima della distruzione del mondo di cui l’essere umano viene riconosciuto come l’unico responsabile. È l’incontro tra la pittura tradizionale, estetica, delicata e narrativa orientale da cui l’artista proviene geograficamente, e la cultura mitologica occidentale, entrambe società che stanno condannando la natura a sottostare al volere umano: dicotomia da smantellare, unione da ristabilire. Una lotta verso una libertà scevra dall’indottrinamento per comprendere il mondo tornando all’istinto in un ciclo da cui l’essere umano cerca di fuggire ma al quale è obbligato a sottostare. Ed è così che la notte cala.

A cura di Giuditta Mottura e Arianna Sollazzo

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Sara Fray

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