Maria Angelica Mazzulli

Sguardi familiari

Maria Angelica Mazzulli

Sguardi familiari di Maria Angelica Mazzulli nasce da una riflessione scaturita dalla ricerca scientifica della biologa Federica Bertocchini, dedicata allo studio della biodegradazione del polietilene da parte della larva di Galleria mellonella.

Negli anni, il consumismo e la pratica “usa e getta” ha comportato un utilizzo scorretto della plastica e un atteggiamento incosciente nei confronti di un materiale di difficile smaltimento e in grado di inquinare pesantemente l’ambiente.

L’opera mette in relazione il polietilene con la cera, due materiali dalla composizione chimica simile, e consente di osservare il comportamento di questa camola, nota per essere un parassita degli alveari.

L’animale che produce un enzima in grado di sciogliere la plastica, confuso dalla similitudine dei due materiali, è portato a cibarsi di entrambi. Lontano dal voler trarre conclusioni su prospettive di possibili impieghi futuri, l’artista riflette sul messaggio positivo insito in questa scoperta, che mette in luce come un qualcosa considerato nocivo da taluni possa invece costituire una risorsa per altri.

L'artista

Maria Angelica Mazzulli nata ad Avezzano (AQ) nel 1995, studia Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze e l’Accademia di Belle Arti di Brera, dove consegue il diploma di secondo livello, incentrando il suo lavoro teorico-pratico sulla relazione tra arte e scienza. Lavora come decoratrice di interni all’Armani Hotel di Milano e contemporaneamente collabora a progetti culturali contro lo spopolamento delle aree interne abruzzesi, ideando il primo simposio di scultura di Borgo Universo. La sua ricerca artistica si concentra sull’interazione, spesso intesa come incontro tra natura-tecnologia in quanto ambienti di riflesso dell’essere umano.

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