Le tracce sonore riprodotte da Moti Umani sono il risultato di registrazioni avvenute durante momenti di grande aggregazione antropica. Circostanze di unione di massa (manifestazioni, cortei, discorsi, etc.) selezionate dall’artista con lo scopo di far riflettere su quanto consapevolmente o meno l’uomo lasci una traccia nell’ambiente di appartenenza e più in generale nel sistema terrestre.
Quest’opera, che trova facile analogia nel funzionamento con il sismografo, si pone come punto d’incontro delle tre dimensioni temporali, ovvero passato, presente e futuro. Ipoteticamente possiamo identificare come passato la registrazione riprodotta, presente l’atto di trascrizione e futuro il risultato della stessa. Di fatti è verosimile immaginare un archivio composto proprio dai risultati delle trasmissioni su carta delle registrazioni in quanto esse rappresentano una forma di scrittura della lingua parlata nella quale non si va perdendo l’intonazione della stessa.
Testo a cura di Chiara Boscolo