Nata di fronte al mare, l’artista ricorda che da piccola sognava spesso il maremoto, la devastazione della casa, la distruzione della sua sicurezza, delle sue certezze.
Impaurita, si raccoglieva sotto le coperte e pensava ad una via di fuga; piangeva, si abbracciava, scappava, nasceva…
Ancora adesso Isabella Sommati non sa attribuire un significato a quel sogno, non sa dire se quel maremoto rappresentasse la morte o la vita, è però cosciente che adesso nell’acqua si sente al sicuro.