In ogni inquadratura del progetto “Smart City” di Jordan Angelo Cozzi emerge un sentimento del luogo che vede nella smart city l’alibi per una riflessione quasi antropologica sulla capacità di adattamento e di colonizzazione benevola di spazi non necessariamente nuovi non tanto dal punto di vista urbano, quanto dal punto di vista della destinazione.
Cozzi allude, fra le righe, anche al problema del restauro, del riuso, della valorizzazione di quartiere dotati di una vitalità aperti all’accoglienza di nuovi fruitori, abitanti di un panorama che appartenga finalmente a tutti.