All’inizio la ricerca può essere un procedimento felice ma può anche trasformarsi nel puro tormento di non sapere come iniziare o cosa fare. Poi arriva la fatidica idea, un’epifania infonde l’artista di nuova forza e da qui è tutta salita: inizia la produzione che porta al raggiungimento della metaforica vetta. In questo tragitto ci sono avvenimenti inaspettati ma è necessario affrontare ogni circostanza perché l’unico obiettivo è il compimento dell’opera. Infine, quando la creazione è finalmente pronta lascia la sua traccia nel mondo e l’artista può riprendere questo ciclo per proseguire nel suo operato artistico.
Il progetto di Mattia Trabalza si può considerare meta-arte, poiché racconta e offre una riflessione sullo stesso metodo creativo utilizzato ed illustrato dalle sue immagini digitali.
L’artista narra la sua esperienza nella ricerca artistica attraverso immagini oniriche ed allegoriche, illustra le fasi di un procedimento intrinseco di infiniti prismi di emozioni e sensazioni che forse non sono raccontate nel dettaglio, ma ciò che conta è la composizione finale dove “la somma vale più di ogni singola parte”.
A cura di Cristina Meli