Liquida Workshop 2023

Liquida workshop

Workshop

Liquida Photofestival ti aspetta con un ricco calendario di workshop dedicati non solo a fotografi, ma a studenti, curatori, artisti, architetti, exhibit designer e non solo.

Professionisti e operatori del settore sveleranno i loro trick e le loro tips tra teoria e pratica, attraverso workshop immersivi ed esperenziali.

I workshop

Andrea Isola

Focus fotografia: Workshop in exhibition design

3 giorni di workshop:  31 Marzo / 01 Aprile / 02 Aprile 

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di allestire una mostra in una location mozzafiato, ricca di storia e di elementi unici? Come far coesistere in maniera armoniosa e valorizzante tre progetti molto diversi all’interno dello stesso spazio?

L’exhibit design viene in soccorso di questi e altri interrogativi e insieme all’Exhibit Designer Andrea Isola cercheremo di progettare il suggestivo ex Galoppatoio seicentesco della Cavallerizza di Torino che dal 4 al 7 maggio ospiterà i Guest projects di Liquida Photofestival, il festival dedicato alla fotografia promosso da Paratissima e curato da Laura Tota.

In tre giorni intensivi, studieremo le peculiarità dello spazio, mentre approfondiremo le caratteristiche dei progetti ospitati nello spazio insieme alla curatrice. Tra budget, ipotesi sostenibili, ricerche, valutazioni, compromessi e studi di sostenibilità, arriveremo a formulare il layout generale dello spazio, pronto ad accogliere i visitatori a maggio.

Una sfida completa, dall’ideazione alla realizzazione sotto la guida di esperti pronti a confrontarsi con chi vorrà condividere quest’avventura.

DOVE:

Cavallerizza Torino

QUANDO:

31 Marzo h 17-20 / 01-02 Aprile h 10-18

PREREQUISITI:

Nessuno, è aperto a student*, curator*, artist*, architett* e chiunque abbia voglia di imparare e approfondire ciò che concerne la progettazione di un allestimento.

Costo del workshop €250 (IVA inclusa)

ISCRIZIONI APERTE

MIN 8 PARTECIPANTI – MAX 15 PARTECIPANTI

DEADLINE ISCRIZIONI: 23 MARZO 2023

Galoppatoio della Cavallerizza

La Cavallerizza Reale si colloca nel centro storico della città di Torino, in un’area densa di storia e significati legati alla limitrofa presenza di Palazzo Reale.

La storia: Sin dai progetti di Amedeo di Castellamonte del 1674, accanto all’Accademia Reale erano previsti un maneggio e una scuderia «da fabbricarsi in forma di croce». I lavori presero avvio all’indomani della chiusura del cantiere dell’Accademia: già nel 1680 si terminava la manica di collegamento, mentre gli altri tre bracci, insieme alla cortina edilizia che chiudeva il complesso su via Verdi, furono costruiti nel 1680-1686. Nel frattempo la Cavallerizza, sino a quel momento collocata sullo spalto del Bastion Verde, era trasferita presso la scuderie. Solo nel 1698, tuttavia, essa sarebbe stata completata in struttura muraria in aderenza del fronte bastionato. Oggetto di interventi di modesta entità negli anni 1711-1726 ed escluse dal piano juvarriano di riorganizzazione funzionale della zona di comando, le scuderie furono in larga parte ricostruite a partire dal 1740 su progetto di Benedetto Aleri. Nel 1997, l’intera area diviene Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO.

Andrea Isola-credits Crates Design (1)
Ph. Credits: Crates Design

Andrea Isola, exhibition designer di origine sarda, laureato in Architettura al Politecnico di Torino, scopre il mondo dell’arte grazie alle prime esperienze lavorative in team fieristici e in un’azienda di allestimenti che gli permette di conoscere al meglio il settore: i materiali utilizzati, i loro prezzi e i passaggi per la fase di produzione. Nasce così l’esigenza di creare un connubio tra la sua preparazione professionale e la passione per il mondo dell’exhibition design. Dal 2018 Andrea diventa quindi freelance e inizia numerose collaborazioni con musei, fondazioni, fiere, gallerie e artisti indipendenti in Italia e in Europa.

Alla ricerca di maggiore scambio e dialogo tra i professionisti del settore, nel 2019 inizia ad utilizzare l’hashtag #appuntidiunexhibitdesigner per condividere riflessioni e analisi dettagliate su tutti gli aspetti di un allestimento. Tanti approfondimenti, circa 350 post, che hanno dato vita ad un vero e proprio archivio legato al mondo dell’exhibition design

Giuseppe Palmisano

Laboratorio per una mostra che non esiste

3 giorni di workshop:  14 Aprile / 15 Aprile / 16 Aprile 

Il laboratorio per una mostra che non esiste è l’insieme di tutti i percorsi didattici e di condivisione che Giuseppe Palmisano ha tenuto negli ultimi anni.

Giuseppe Palmisano ha portato in giro per l’Italia diversi laboratori incentrati sulla sua visione della fotografia, dando alla luce diverse performance. Da queste esperienze nasce laboratorio per una mostra che non esiste. L’idea alla base del laboratorio è di condividere tutti i percorsi di Giuseppe realizzati fino a questo momento: quello teatrale, quello fotografico, quello artistico e persino quello logistico-manageriale, fino ad un massimo di 15 persone.

I partecipanti, attraverso esercizi, discussioni, pianificazioni di organizzazione e produzione, dovranno metter su una mostra/performance/opera d’arte partecipata che ancora non esiste nei tre giorni di laboratorio, aprendo al pubblico nei giorni successivi.

DOVE:

Cavallerizza Torino

QUANDO:

14 Aprile h 10-19 / 15-16 Aprile h 11.30-18

PREREQUISITI:

Nessuno, il gruppo può essere misto, formato da persone di qualsiasi età e qualunque aspirazione.

Costo del workshop €120 (IVA inclusa)

ISCRIZIONI CHIUSE

MIN 8 PARTECIPANTI – MAX 15 PARTECIPANTI

Dall’unione del percorso teatrale, fotografico e organizzativo di Giuseppe Palmisano nasce un workshop volto alla creazione di un’opera collettiva, una performance, una mostra che non esiste.

Background

Giuseppe Palmisano, fotografo di origine pugliese, sceglie come soggetto principale delle sue immagini le donne in quanto espressione più alta della natura. Il femminile in quanto vita, ascolto, germinazione. Attraverso l’incontro tra “rappresentazione fotografica, corpo umano e spazio quotidiano”, le fotografie di Giuseppe creano “un’atmosfera di humor e mistero, un gioioso teatro dell’assurdo che genera un sentimento di inquietudine e delusione” tanto da valergli l’etichetta di “Erotismo assurdo” da parte di riviste e magazine internazionali.

Nel giorno del suo 30esimo compleanno, il 4 novembre 2019 Giuseppe vende all’asta su Ebay la sua identità fotografica “iosonopipo”, compresa di archivio, sito e canali social.  Tale vendita delinea un cambiamento all’interno del suo percorso, traslandolo da una dimensione visiva ad una più prettamente performativa, con una forte propensione alla condivisione del pensiero e dell’azione. Un coinvolgimento sempre più pervasivo dei corpi (sia nel reale che nel virtuale, ma sempre con ricadute nel reale), lo spinge a sperimentare la residenzialità, anche temporanea, come strumento di relazione e ulteriore condivisione.