Angela Pietribiasi si esprime da sempre sulla condizione umana ma lo fa attraverso un’analisi che ha come soggetto principale l’ambiente. Ecco che la natura, le città, gli edifici, gli oggetti, i luoghi di lavoro, diventano pretesti per comunicare la realtà di solitudine e desolazione interiore in cui tutti noi ci troviamo. Pietribiasi parla infatti di condizione di esseri effimeri alla ricerca dell’infinito, è sempre stato così ma l’epoca attuale, ribattezzata da qualcuno appunto Antropocene, mette l’accento sulla paradossale contraddizione tra l’essere in grado di influenzare l’ecologia globale e il destino di deriva che questo comporta. La ricerca visiva dell’artista predilige situazioni dove l’idea di sospensione, vertigine, silenzio e attesa trovino il contesto adatto per manifestarsi.