IPER-collettivo

IPER-collettivo

IPER-collettivo è un gruppo multidisciplinare unito dalla passione per la sperimentazione, la creatività, la sostenibilità e le forme di espressione interattiva. La ricerca del collettivo indaga la relazione tra il territorio e le sue comunità, con l’obiettivo di esprimere le proprie idee attraverso progetti socialmente coinvolgenti: una rappresentazione materiale delle tradizioni e dei modi di vivere in evoluzione. IPER-collettivo progetta e realizza opere che si legano allo storytelling locale e mirano non solo a una valenza estetica ma anche a un forte impatto sulle comunità e identità locali per cui sono pensate.
Nel 2021 l’installazione Plastic Landscape è esposta alla Biennale Countless Cities di Favara. Nello stesso anno IPER-collettivo è selezionato tra i vincitori del concorso internazionale per residenze artistiche “Superblast” organizzato da Manifattura Tabacchi di Firenze. La residenza porta alla creazione dell’opera Micromegàsuoni, pubblicata nel libro “SUPERBLAST” di NERO EDITION.
Nel 2022 il gruppo espone a BASE-Milano, durante la Design Week, collabora con Jacq alla realizzazione di Fabbricazione. In seguito il collettivo espone “Sitz-puzzle” alla mostra “Poggio Tempesta”, curata e organizzata da Caterina Fondelli, e infine l’opera T-essere presso il Museo del Tessuto di Prato. Plastic Textile è stata selezionata per la Biennale di Arte Tessile Contemporanea Contextile, ricevendo la menzione d’onore. Plastic W(e)ave è stata esposta alla Dutch Design Week 2022 di Eindhoven, presso Yksi Expo.
Attualmente il collettivo è impegnato nello sviluppo di un progetto finanziato dal bando europeo Innomed-Up, nell’ambito della economia circolare e dell’upcycling di rifiuti plastici industriali attraverso il design innovativo.

Atterraggio

La luna è utilizzata come termine di paragone per qualcosa di apparentemente irraggiungibile o di difficile realizzazione: un sogno personale o un obiettivo collettivo da molto tempo rincorso ma mai davvero raggiunto.
L’umanità ha già da molti decenni messo ben più di un piede nello spazio, e ha persino raggiunto la tanto sognata luna, ma non è forse curioso notare come molte delle foto scattate dallo spazio siano orientate spesso verso la Terra?
Il nostro pianeta, troppo vicino per essere percepito nella sua interezza e bellezza ci sfugge, risultando nella quotidianità facilmente sottovalutato.
Forse questa nostalgia che affligge chiunque graviti nello spazio dovrebbe suggerire che la vera luna sia in realtà molto più vicina di ciò che abitualmente crediamo.
Atterraggio ha come obiettivo di portare “a terra” la luna, dando a tutti la possibilità di esplorarla e guardare il nostro pianeta e le nostre ambizioni da una prospettiva diversa, magari in maniera più coraggiosa o semplicemente più spensierata.
La grande installazione che replica la Luna è un modulo spaziale atterrato, per aiutare le persone ad attivare nuove interazioni sociali e a valorizzare lo spazio che si trova ogni giorno intorno a noi. Gli utenti possono interagire liberamente con l’oggetto, camminando su di esso, sedendosi o, più in generale, usandolo come uno spazio tranquillo per socializzare.
L’opera, come molte altre installazione di IPER-collettivo è realizzata con un peculiare materiale di scarto, il rocchetto, oggetto caratteristico della manifattura tessile di Prato e presente in gran parte della produzione, realizzato con un’anima cilindrica cava attorno alla quale si avvolgono i fili.
Nessun altro oggetto può sintetizzare e rappresentare meglio l’identità locale.
La sua modularità, ricchezza cromatica e resistenza meccanica, oltre al forte valore iconico, sono alla base del loro percorso di ricerca.
Attraverso l’utilizzo di questo materiale IPER-collettivo crea un ponte tra le tradizioni del territorio e le tecnologie produttive moderne, dove i rocchetti vengono elevati da comune scarto industriale a icona, capace di raccontare la storia di una città racchiusa nel suo patrimonio industriale e conservata nelle memorie dei suoi operai.

La Luna vista da lontano è meravigliosa, ma forse non sembra così proprio perché
irraggiungibile? La Terra, invece la calpestiamo tutti giorni e non riusciamo mai a vederla intera.
Ma vista in foto, da lontano, ecco che ci accorgiamo che è sorprendente e incredibile!

Questa scultura riproduce la Luna e invita tutti a salirci sopra proprio per provare a cambiare
punto di vista, guardare la Terra con occhi diversi, come dalla Luna,
per riuscire a coglierne la vera bellezza e la sua importanza.
Come atto di responsabilità, quest’opera è realizzata con materiali di scarto: gli oggetti colorati
da cui è composta sono infatti i rocchetti, utilizzati nelle fabbriche che realizzano tessuti.
E tu, hai presente la foto della Terra vista dallo spazio?
Che cos’è che ti ha stupito di più e che non ti saresti mai aspettato?

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