A tutto spessore è un’installazione site-specific nata come una riflessione sullo spazio dell’Artiglieria e sul suo significato militare, ormai completamente trasformato, e ha come protagonista la bandiera: elemento a cui si possono attribuire significati differenti ed antitetici come, ad esempio, la pace e la vittoria. Il procedimento artistico compiuto da Lino è basato sulle azioni di tagliare e ricucire, separare ed assemblare frammenti e brandelli di stoffa multicolore proprio come se si trattasse di un corpo fisico sotto intervento, creando così un legame concettuale con l’attività stessa del chirurgo. Il progetto è composto da cinque bandiere di diversa grandezza cucite manualmente dall’artista e successivamente poggiate su una struttura metallica e di cinque piccole tele, ognuna diversa dalle altre.
Il titolo A tutto spessore vuole essere un riferimento a un’altra serie realizzata dall’artista denominata Sutura. I cromatismi del rosso e del bordeaux rappresentano il filo conduttore all’interno del suo lavoro, senza rinunciare alla ricerca dell’irripetibilità e unicità dell’oggetto artistico: le componenti tessili che costituiscono l’opera sono camici operatori che pur essendo stati sottoposti al medesimo processo di tintura, hanno rivelato risultati differenti, unici e imprevedibili nelle totalità ottenute, sottolineando così l’importanza delle diversità e delle caratterizzazioni individuali.
Testo a cura di Margaret Sgarra.