Le stanze, le case, le città, raccontano chi le abita raccogliendone l’identità. I legami tra lo spazio abitato e la topografia dell’anima rimangono impressi nei luoghi e sugli oggetti che abbiamo vissuto. Attraverso le cose il ricordo ha la possibilità di ricomporsi e lo spazio di evocare sensazioni appartenenti al passato.
Il progetto fotografico Nostalgia riflette su quel senso di vertigine che ci assale quando lasciamo un posto che abbiamo abitato. Attraverso proiezioni, trasparenze e sovrapposizioni l’opera ricrea un luogo tanto irreale quanto tangibile che l’autrice definisce “la stanza della sua nostalgia”, dove passato e presente si intrecciano fino a confondersi.