Stefano Caimi

Stefano Caimi

Stefano Caimi, nato nel 1991 a Merate, in Italia. Vive e lavora a Milano.

Il suo lavoro restituisce visivamente processi naturali, calati in scenari dal carattere tecnologico, digitale, dove forma, colore e materia assumono nuovi significati. Le sue opere “frammenti di paesaggi contemporanei” sono la fioritura di un’epoca in cui le relazioni uomo-ambiente sono sempre più attuali.
Matematica, ecologia, programmazione e chimica sono le lenti utilizzate nel processo di messa a fuoco dell’opera, adottando un approccio transdisciplinare che spazia tra new media, scultura, fotografia e installazioni.

Espone in diverse mostre personali e collettive in contesti nazionali ed internazionali. Nel 2018 vince il primo premio “Arte e Natura” del Distretto culturale del Barro, Lecco, IT e viene ospitato in residenza presso il PAC180, Parco d’Arte Contemporanea di Livorno, IT. Nel 2019 presenta la serie Phytosynthesis all’interno del Premio Arte Cairo a Palazzo Reale di Milano e nell’università internazionale Xjtlu di Suzhou (CN). Nello stesso anno, con lo stesso progetto, è stato premiato come vincitore del Festival della Tecnologia del Politecnico di Torino. Nel 2020 partecipa alla residenza presso Dolomiti Contemporanee, laboratorio d’arti visive in ambiente. Nel 2021 la galleria The Flat – Massimo Carasi presenta i suoi lavori all’interno di ArtRotterdam dove viene acquisito dalla fondazione AkzoNobel Art Foundation di Amsterdam. È rappresentato dalla galleria The Flat – Massimo Carasi, Milano, IT. Dal 2019 è professore di Computer Art alla NABA – Nuova Accademia di Belle Arti di Milano.

Le opere di Caimi sono state esposte in diverse mostre personali e collettive, in contesti nazionali e internazionali.

Nel 2019 ha presentato la serie “Phytosynthesis” al Palazzo Reale di Milano (IT) per il premio Arte Cairo e alla XJTLU International University di Suzhou (CN). Nello stesso anno è stato premiato come vincitore della mostra “Welcome to the machine” a Torino (IT).

Dal 2020 è in residenza presso Dolomiti Contemporanee. Nel 2021 presenta la mostra personale “Il fascino dell’inutile” al Megazzino di SpaziENNE (IT). L’anno successivo inaugura la mostra personale “Preludio. Un invito botanico” presso The Flat – Massimo Carasi. Viene invitato da Gianluca d’Inca Levis, curatore di Dolomiti Contemporanee, a esporre le sue opere nella collettiva “Who killed bambi?”, Casso (IT).

Dal 2021, The Flat – Massimo Carasi Art Gallery presenta il suo lavoro nell’ambito di ArtRotterdam, dove è stato acquisito da AkzoNobel e IN4Art Art Foundation. Nel 2022 le sue opere sono state presentate al pubblico americano alla Untitled Art Fair di Miami (USA).

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