Il biglietto fa il suo ingresso a Paratissima11

C’è poco da dire quando si introduce un biglietto di ingresso: ci si può dilungare in profondi e articolati ragionamenti, possono essere formulate sensatissime giustificazioni, o richieste di indulgenza… ma alla fine il risultato è sempre lo stesso e, nel nostro caso, di particolare rilevanza. Per la prima volta, infatti, Paratissima prevederà un ingresso a pagamento per il pubblico.

Tuttavia, non possiamo esimerci dal fornire delle spiegazioni in proposito: sarebbe una mancanza di rispetto verso le tante persone che ogni anno vengono a Paratissima e sostengono la nostra manifestazione. E hai visto mai che a qualcuno non venga pure il sospetto che si tratti di una strategia per metterci dei soldi in tasca… magari! Quindi, senza ipocrisie e tanti giri di parole, entriamo subito nel cuore del problema: il biglietto di ingresso ci dovrà permettere di sostenere i costi di adeguamento di Torino Esposizioni per le necessità di Paratissima, in primis per gli impianti elettrici e la sicurezza. Parliamo di circa 35-40 mila euro, forse di più (solo oggi il Comune ci consegna le chiavi di Torino Esposizioni…), che saranno in parte sostenute dagli artisti partecipanti (la quota di iscrizione è, infatti, aumentata rispetto all’anno scorso), in parte da noi organizzatori (attraverso il contenimento dei costi, tra cui anche dei compensi) e, almeno per quest’anno, anche da quei visitatori che decideranno di sostenerci pagando un biglietto di 3 euro ad ingresso (o di 5 euro per poter entrare quando vuole in tutti i giorni della manifestazione).

Tre euro ci è sembrato il prezzo più ragionevole perché accessibile ai più e, allo stesso tempo, (si spera) sufficiente per raggiungere i nostri obiettivi economici tenendo conto che un 22% se ne andrà via per l’IVA, qualcos’altro forse per la SIAE e un’altra quota servirà per coprire i costi organizzativi della biglietteria (le persone che staccano i biglietti, la stampa delle matrici, etc.).  E non è finita! Sembra che pure il Comune vorrà la sua parte chiedendoci il 20% dell’incasso derivante dalla vendita dei biglietti: se questo fosse confermato, dovremo ammettere che la Città ha il fiuto degli affari (con noi), avendoci lasciato un edificio in pessime condizioni per incassare poi una parte consistente dei soldi che dovrebbero servire per metterlo a posto. Direte voi: e allora perché avete richiesto Torino Esposizioni? Beh, in realtà noi avevamo un accordo praticamente firmato per la Caserma di Via Asti… ma sapete com’è andata, no?

Su quest’ultimo tema, naturalmente, torneremo in futuro. Torniamo, invece, al tema del giorno ovvero il biglietto di ingresso. Grazie al recente accordo con Satispay  siamo intanto riusciti ad attivare un servizio che consente ai visitatori di non pagare il biglietto e, nello stesso tempo, a Paratissima di non perdere l’incasso. E altre analoghe iniziative sono in cantiere. Come sempre, ci proviamo. Come sempre, se ci riusciremo, dipenderà anche da voi. Anzi, quest’anno, soprattutto da voi!

 

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